Il Parc national è sinonimo di diversità. Infatti, qui, la ricchezza è immensa : quanti contrasti fra i costoni soleggiati mediterranei dell’Embrunais e la « Barre des Ecrins » (4102m), fra la spettacolare regina delle Alpi ed il discreto ranuncolo dei ghiacciai, fra l’orecchione rosso e l’aquila reale…
Fu proprio questa diversità, in un primo tempo, a portare alla creazione del «Parc national des Ecrins », nel 1973. Ha ricevuto come missione la loro protezione e la loro valorizzazione. In questi luoghi, le possibilità per l’escursionista, il fotografo o ancora il contemplativo sono numerose. Sta a voi coglierle… nel massimo rispetto di quest’ambiente eccezionale.
Possibilità di pernottamento e di soggionro : 38 rifugi e 48 « gîtes d’étapes et de séjour »
Altitudini estreme : dai 669 ai 4 102m.
Punto culminante : « La Barre des Ecrins »
Sentieri : più di 700 km e 146 passerelle nel cuore del Parco
La flora : 1 800 speci di cui 216 sono repertoriate sulla lista rossa della flora rara e minacciata e 389 speci sono endemiche delle Alpi o hanno un’area di ripartizione artico-alpina.
La fauna : 75 speci di mammiferi, 233 di uccelli, 16 di rettili, 10 di anfibi, 21 di pesci, 56 di libellule, 70 di cavallette e locuste, 222 di farfalle diurne, 744 di farfalle notturne…
Le 7 « Maisons du Parc » sono sia gli uffici delle squadre di terreno dei settori ma anche un luogo di accoglienza per la scoperta del territorio e dei suoi patrimoni. Il personale di accoglienza e le guardie-istruttori presenti danno di solito una mano per la preparazione delle escursioni.
In queste « maisons du Parc », potrete scoprire numerosi opere specifiche e realizzate dagli agenti del parco : proiezioni audiovisive, mostre e supporti per scoperte.
Il cuore del Parco nazionale è un territorio naturale, aperto a tutti, ma sottomesso ad una regolamentazione che è necessario conoscere per preparare il proprio soggiorno :
Niente cani, neanche al guinzaglio : per la quiete degli animali selvatici e domestici.
Le eccezioni riguardano i cani da lavoro (cani da valanga, da guida e da protezione dei greggi, cani guide) nell’ambito della loro attività.
Raccolta e prelievi vietati : animali, piante, minerali e fossili appartengono al paesaggio.
Le attività tradizionali vengono perpetuate : pascolo, falciatura delle praterie, raccolta di alcune piante e frutti ad uso familiare.
Niente caccia : qui, tutti gli animali sono protetti.
Niente immondizie : per mantenere la natura pulita.
Portate giù a valle i rifiuti di modo che vengano trattati o riciclati in un ambiente attrezzato.
Niente fuochi : per evitare incendi e degradazioni del terreno.
Niente rumore, né disturbi : per la quiete di tutti.
Niente campeggio : per preservare la bellezza dei siti.
Il bivacco è autorizzato dalle 19 alle 9, a oltre un’ora di cammino dagli accessi stradali e dai limiti.
Nessun veicolo : questo spazio va scoperto a piedi, la circolazione è vietata fuori dalle vie autorizzate.
Niente mountain bike : questo spazio si scopre a piedi.
Niente sorvolo motorizzato : è vietato a meno di 1000m dal suolo.
Il volo libero ed il velivolo sono oggetto di una regolamentazione specifica.
Non tagliare le curve dei sentieri : in certi punti sensibili, delle ordinanze specificano il divieto di uscire dai sentieri. È una buona pratica generale per evitare le degradazioni e l’erosione del terreno.
I limiti del cuore del Parco nazionale sono materializzati dalle bandiere azzurro-biano-rosso dipinte su delle rocce.