Giro della Piccionaia nel circo del Gioberney
« L’Himalaya français ». Con queste parole, il grande alpinista Gaston Rebuffat descrisse la valle del Valgaudemar. Cosa aggiungere ? Qui, la verticalità dei versanti potrebbe sembrare opprimente. Le cime costeggiano vertiginosamente il cielo. Verso di esse, lo sguardo si alza lentamente come a cercarne l’estremità. Opprimente, verticale, austero… ma così forte, selvaggio e fragile nello stesso tempo. Molto semplicemente bello !
Régis Jordane, guarda-istruttore nel Valgaudemar.
Descrizione
Dal parcheggio del Gioberney, questo giro permette di raggiungere il rifugio del Pigeonnier salendo nel circo della Muande di Bellonne. La discesa si effettua passando dal circo del Vaccivier. Voltando le spalle allo chalet-rifugio, prendere il sentiero che si presenta di fronte. Dopo 200 m, lasciare un sentiero che porta al Lago del Lauzon e continuare di fronte a voi (la variante del lago di Lauzon allunga di 45 mn). Da quel momento, la salita fino al rifugio del Pigeonnier è sostenuta ma prendere il tempo di alzare gli occhi permette di scoprire ad ogni passo le alte cime ed i ghiacciai che le circondano. Seguire l’indicazione «Refuge du Pigeonnier ». Dopo 2h30 di salita a tornanti, il rifugio svetta a 2423 m simile ad un nido d’aquila. Da qui, la vista sulle Rouies è sorprendente. Dopo una possibile e meritata sosta, proseguire sul sentiero che precipita verso il Vaccivier. Seguono 20 mn durante le quali il sentiero prosegue a strapiombodel vallone del Gioberney. Dopo questo breve passaggio aereo, la discesa si fa senza difficoltà seguendo l’indicazione « Rifugio del Gioberney ». I tornanti della soglia glaciale del Vaccivier permettono di raggiungere allora il vallone del Gioberney e di scoprirvi, al limitar di un sorprendente larice, la capanna del Gioberney, chiamata « de la Crotte ». L’arrivo è imminente.
- Partenza : Dal parcheggio del Gioberney
- Comune attraversato : La Chapelle-en-Valgaudemar
8 I patrimoni da scoprire
- Flora
Gli ambienti
Da 1600 m a 2450 m di altitudine, quest’itinerario è un invito a viaggiare attraverso diversi ambienti. Dai mirtilli ai rododendri al minerale dei ghiaioni, questo viaggio sarà ritmato dalla traversata di diversi ambienti dalla fauna e dalla flora specifiche. - Fauna
Rana rossa
A volte nell’acqua, a volte fuori, è l’anfibio delle vette. Insieme al tritone alpestre, occupa la minima pozzanghera fino ad altitudini impressionanti (2800 m). In letargo durante più di 8 mesi a causa della rigidità dell’inverno, rimane un simbolo dell’adattamento all’altitudine. In inverno, si arena oppure sdruscia fuori dall’acqua sotto delle foglie, un ceppo, un masso… per ripararsi dal gelo. Deposita in media fino a 4000 uova perché, con queste condizioni climatiche e con la predazione (tritoni, pesci…), solo alcuni individui diventeranno adulti per assicurare la perennità della specie. Un ottimo esempio di adattamento alla specie ! - Ghiacciao
I ghiacciai
Il circo glaciale del Gioberney propone un panorama a 180° sui magnifici ghiacciai delle Rouies, dalla Condamine fine ai piedi dei Bans… Oggi si sta ritirando e ci rimangono delle lastre levigate dall’azione erosiva dei mostri di ghiaccio, come testimonianza della loro presenza passata. - Cima
Le vette
Nel fondo del Valgaudemar, questo giro permette di misurare pienamente lo spettacolo di quest’ “Himalaya delle Alpi”. Questo circo del Gioberney è coperto di stupende vette che superano felicemente i 3000 m di altitudine. Da ovest verso est, Les Rouies con i suoi 3589 m, Il Pic du Says (3420 m), il Monte Gioberney (3352 m), la Pointe Richardson (3312 m), i famosi Bans (3505 m) e gli Aupillous a 3458 m. Con tre circhi glaciali che formavano un tutt’uno e queste alte vette, si tratta qui di alpinismo vero e proprio. - Rifugio
Rifugio del Pigeonnier
Inerpicato a 2423 m, ai piedi delle Rouies, questo nido d’aquila è stato restaurato all’inizio del 2000. Usa l’energio solare e propone wc asciutti, segno dell’integrazione ambientale dell’edificio. Situato quasi al punto culminante di questa gita, offre spesso l’occasione di una piccola pausa salutare ai bordi dello stagno attiguo. - Fauna
Aeshna dei gionchi
Nei pressi del piccolo stagno del rifugio del Pigeonnier, potrete avere la sorpresa di veder questa grande libellula mentre sta cacciando. Una delle poche ad esercitarsi a tali altitudini. La parte essenziale della sua vita si svolge allo stadio larvale subacquatico.Diversi anni sotto l’acqua saranno necessari a questo grande predatore per finire la sua crescita e raggiungere la maturità sessuale. Da quel momento in poi, l’uscita dall’ambiente acquatico è necessario perché possa trasformarsi in un imago volante (adulto). Questo stadio adulto dura solo qualche settimana con la riproduzione come unico obiettivo. Accoppiamenti in volo e deposizione delle uova alla superficie dell’acqua si concatenano per chiudere il suo ciclo con…la morte. - Fauna
Stambecco delle Alpi
Lo stambecco delle Alpi a rischiato di scomparrire nell’Ottocento. Deve la sua sopravvivenza alla protezione operata in Italia e nel Parco nazionale della Vanoise che ospitavano l’ultima popolazione. Dall’inizio del programma di reinserzione della specie cominciato con successo nel 1989, il signore delle vette a ritrovato il suo posto nel massiccio degli Ecrins. Il circo del Gioberney è un luogo di predilezione per il parto, all’inizio dell’estate, e propizio alla quiete necessaria a questa specie. Chissà, forse sorprenderete la massiccia e maestosa sagoma di un maschio o di un giovanissimo capretto mentre sta dando una dimostrazione delle sue innate qualità di alpinista. - Pastoralismo
Vivere al ritmo delle pecore
Malgrado quest’austero rilievo, la valle del Valgaudemar accoglie da secoli un’attività di pastorizia intensa che ritma la vita degli abitanti dalla primavera fino alle prime nevicate. Qua e là, scoprirete quindi una capanna di pastore sotto lo sguardo sempre sorpreso delle pecore che provengono dagli allevamenti della valle. I greggi sono costituiti dalle razze « Métisses », « Thônes et Marthod », « Lacaune » e « Mérinos », particolarmente adatte alle esigenze di questo rilievo.
Bollettino meteorologico
Profilo altimetro
Raccomandazioni
La salita fino al rifugio del Pigeonnier è importante. Notare un breve passaggio sospeso, 20 minuti dopo il rifugio.
En alpage, les chiens de protection sont là pour protéger les troupeaux des prédateurs (loups, etc.).
Lorsque je randonne, j’adapte mon comportement en contournant le troupeau et en marquant une pause pour que le chien m’identifie.
En savoir plus sur les gestes à adopter avec le dossier Chiens de protection : un contexte et des gestes à adopter.
Racontez votre rencontre en répondant à cette enquête.
Luoghi di informazione
Casa del Parco dello Valgaudemar
Ancien Asile Saint-Paul, 05800 La Chapelle-en-Valgaudemar
Trasporto
Staffetta da Saint_Firmin in estate e collegamento con gli autobus che vengono da Gap e Grenoble.
Accesso stradale e parcheggi
A 26 km fi Saint Firmin, dalla D58, la D958a fino alla Chapelle en Valgaudemair, poi la D480t fino alla fine, il parcheggio del Gioberney.
Parcheggio :
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