Da Villar-Loubière a La-Chapelle-en-Valgaudemar
La salita al refuge des souffles si effettua su un sentiero degno di un "giardino alpino", circondati da fiori e farfalle. Con un po’ di fortuna potrete anche sentire il gallo forcello prima di arrivare al rifugio o osservare gli avvoltoi in volo sopra il lago Lautier. In ogni caso è probable che incontrerete qualche camoscio attraversando verso il col Colombe.
Descrizione
Dal parcheggio di Villard Loubière salire nel paese seguendo i pannelli che indicano "refuge des souffles" sul GR 54. Il sentiero attraversa prati e pietraie infilandosi in una valle stretta. Nelle vicinanze del rifugio cominciano a comparire faggi e poi abeti, fino al refuge des souffles, a quota 1968 m. Lasciare il GR e imboccare il sentiero dietro al rifugio, in direzione del lago Lautier. Lo scollinamento per il Col des Clochettes consente di raggiungere la valle del Lautier: non prendere il sentiero che scende a valle, ma attraversare verso il lago, che ben presto apparirà alla vostra vista. Raggiungere poi il vicino colle di Colombes, a 2427 m (dal quale si può partire per l’ascensione al Pic Turbat, 3028 m, con un itinerario fuori sentiero). Affrontare la lunga discesa verso la Chapelle en Valgaudemar. Abbandonare il sentiero che attraversa alla vostra sinistra verso il passo dell'Olan e l’omonimo rifugio e proseguire la discesa passando per le Clot fino a La Chapelle en Valgaudemar, a 1100 m di quota.
- Partenza : Parcheggio di Villar-Loubière
- Arrivo : Parcheggio del rifugio dell'Olan a la Chapelle-en-Valgaudemar
- Comune attraversato : Villar-Loubière e La Chapelle-en-Valgaudemar
15 I patrimoni da scoprire
- Geologia e geografia
Gli arraches
Dal rifugio o durante la salita, la vostra attenzione potrà essere attirata da una particolare formazione geologica sulla riva opposta, sopra l’antica borgata di Peines. Si tratta di rocce di origine sedimentaria incastrate in mezzo a formazioni cristalline che presentano una forma di erosione a drappo, che da l’impressione che una tigre gigante abbia graffiato la roccia. Questo tipo di morfologia del tutto particolare è valso a queste rocce il nome di “arraches” (strappi, in francese). - Pastoralismo
Le pecore negli alpeggi
Durante la passeggiata potrete incontrare delle pecore negli alpeggi estivi. Questa pratica è molto antica, ne sono prova i recinti costruiti con la tecnica dei muretti a secco, chiamati "jas", così come un riparo ricavato sotto la roccia nei pressi di le Clot. Le pecore attualmente in alpeggio arrivano dagli allevamenti di valle o del Bas-Champsaur. - Fauna
Il gallo forcello
Nel limite superiore del bosco è possibile incontrare il gallo forcello. Affidandosi al suo piumaggio non appariscente, la femmina rimane nascosta tra la vegetazione, ed è molto difficile riuscire a vederla. Il maschio, al contrario, con il suo piumaggio bianco e nero con delle "sopraciglia" rosse è meno discreto, soprattutto durante la stagione della riproduzione, durante la quale i suoi canti risuonano per tutta la montagna fino a poco prima dell’alba. - Flora
La varietà di questi luoghi
Questa passeggiata è una sintesi delle salite del Valgaudemar: inizia tra i ghiaioni soleggiati, con vegetazione rada, passa poi tra prati, distese di ginepri e mirtilli e di uva ursina. Poi i sorbi ciavardelli e gli amelanchier annunciano la vicinanza delle zone boschive. Più su le abetaie riparano gli escursionisti dal sole, poi un bel lariceto delimita il limite superiore della zona boschiva che lascia posto a prati e distese d’alta quota. Il lago Lautier e gli stagni vicini, rifugio per le specie acquatiche, lasciano il posto, più in alto a rocce e camosci. - Flora
La varietà floreale
Esposizione, tipo di terreno, quota… tutti elementi che favoriscono una grande varietà floreale lungo il percorso, particolarmente sui pendii sopra il rifugio. Maggiorana, lilium, apiaceae, sempervivum, sedum, genziane, aquilegie, aconito napello e molti altri. - Rifugio
Rifugio dei Souffles
Il rifugio des Souffles è gestito dal CAF. Il gestore vi accoglie da giugno a settembre per consentirvi di ritemprarvi chiacchierando con un esperto di montagna o, se lo desiderate, passare una notte in quota, un ottimo modo per spezzare il tragitto in due giorni. - Punto di vista
Panorami indimenticabili
Il panorama verso la valle dal rifugio des Souffles vale la camminata. Durante la traversata dal Col des Clochettes al Col de Colombe i panorami si succedono, con continue variazioni dello stesso tema: una valle di alta montagna. - Lago
Lago Lautier
Il lago Lautier è un posto davvero notevole, popolato con avanotti di trote fario che possono fare la felicità dei pescatori. - Fauna
Il tritone alpino e gli stagni
In quota si possono incontrare due specie di anfibi: la rana rossa e il tritone alpino, più raro. Il tritone alpino è una specie fragile, dunque protetta. Nel suo stadio adulto assomiglia a una piccola lucertola. Durante la fase acquatica il maschio presenta una colorazione tendente all’arancione su ventre e gola. Se lo si osserva nel lago è quasi sempre immobile, come
in assenza di gravità, con le zampe divaricate. Se si spaventa, con un movimento brusco della coda va a cercare un riparo sotto qualche sasso. Il lago viene ripopolato con avanotti, fatto non molto positivo per il tritone alpino, che ne è una preda. Vi sono comunque numersoi stagni nei pressi del lago nei quali i tritoni alpini possono vivere tranquilli e riprodursi. - Fauna
La coturnice
La coturnice vive tra le rocce e nei terreni aperti, dove i giovani esemplari possono nutrirsi di insetti, indispensabili al loro sviluppo. Non di rado se ne può incontrare uno stormo dalle parti del lago Lautier o al Col di Colombe. - Fauna
I grandi rapaci
L’aquila reale può essere avvistata tutto l’anno in questo territorio, nel quale si sente a casa. Durante l’estate è possibile avvistare dei grifoni che planano al di spora degli alpeggi alla ricerca di carcasse di animali. Più difficile è vedere il gipeto barbuto, un avvoltoio che si nutre di ossa e che è stato recentemente reintrodotto nelle Alpi. Il Vercors è il sito più vicino nel quale vengono liberati. - Fauna
Il camoscio
Una silhouette si staglia su una cresta, si ode un fischio di inquietudine, si sente una cavalcata tra le pietre… le occasioni per incontrare questo animale emblematico della montagna non mancano di certo. - Geologia e geografia
La gola della Bourelle
Sin dalla fine dell’era glaciale, le acque hanno inciso la roccia trasportando i materiali e creando una piccola gola che leviga la roccia madre (gneiss, micascisti). Il Parco nazionale ha accettato la sfida di costruire una passerella di legno affinché i camminatori possano varcare questa gola. - Flora
Campi di callune
Alla partenza del sentiero si trova una grande cascata che si può avvicinare tramite un sentierino proprio prima della salita. Situata sul torrente di Combefroide al livello di una scarpata rocciosa, questa cascata annovera diversi salti e presenta un’altezza totale di caduta di qualche decina di metri. - Acqua
Cascata di Combefroide
Alla partenza del sentiero si trova una grande cascata che si può avvicinare tramite un sentierino proprio prima della salita. Situata sul torrente di Combefroide al livello di una scarpata rocciosa, questa cascata annovera diversi salti e presenta un’altezza totale di caduta di qualche decina di metri.
Bollettino meteorologico
Profilo altimetro
Raccomandazioni
Se siete in auto è necessario organizzarvi lasciando una macchina al parcheggio della partenza per il rifugio dell’Olan, subito dopo il paese di La Chapelle en Valgaudemar. Potete anche utilizzare la navetta del conseil général. Informazioni al 0033(4) 92502505.
Luoghi di informazione
Casa del Parco dello Valgaudemar
Ancien Asile Saint-Paul, 05800 La Chapelle-en-Valgaudemar
Trasporto
Possibilità di utilizzare la navetta del Conseil Général da St Firmin, in collegamento con i bus provenienti da Gap e Grenoble.
Accesso stradale e parcheggi
Dalla N85 prendere la D985 che si infila nella valle del Valgaudemar fino a Villard-Loubière.
Parcheggio :
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