
Colle di Costa Bella passando dal Deserto

« Durante decenni, abbiamo accettato la sfida di consolidare l’ultimo pezzo sotto il colle di Côte Belle sopra un terreno instabile. Siccome era molto oneroso per il parco, abbiamo intrapreso di crearne uno nuovo. Dal 2013, il sentiero parte ormai in direzione del “col des Marmes”, risulta piu piacevole e di una stabilità più affidabile per i camminatori ».
Bernard Nicollet, guardia-istruttore nel Valbonnais
Descrizione
Parcheggiare la macchina all’entrata del Deserto. Attraversare il paese fino al torrente della Laisse senza varcarlo e prendere verso nord la direzione del colle di Côte Belle. Il sentiero passa dal cono di deiezione del torrente e passa vicino ad un frangivalanghe. L’itinerario si svolge poi nel cuore del Parco nazionale degli Ecrins. Si addentra poi in una gola abbastanza stretta. Il sentiero prosegue la sua ascensione con larghe curve a U nel mezzo di vecchie praterie da falciatura e sbuca al colle di Côte Belle. La vista dà sul massiccio dell’Arcanier, il « pic du Clapier du Peyron », « la Roche de la Muzelle » e le altre vette e ghiacciai del circo di Valsenestre. La discesa si fa passando dallo stesso itinerario.
- Partenza : Le-Désert-en-Valjouffrey
- Comune attraversato : Valjouffrey
6 I patrimoni da scoprire
Le Désert en Valjouffrey (1280 m.) et les Marmes - PNE - Collection Tron Lucien Storia« Le Désert-en-Valjouffrey »
Né sabbia, né terre desolate, il nome « Désert » proviene dalla parola « essarter » (debbiare un terreno dopo il diboscamento » che significa « deforestare » allo scopo di aprire una radura. Quest’operazione di « essartage » era necessaria per l’insediamento dei paesi e per lo sviluppo dell’agricoltura di montagna. Ai giorni nostri, il « Désert » una delle poche frazioni di alta quota abitata tutto l’anno malgrado la rigidità del clima di montagna.- Storia
Frangivalanghe
Nel 1961 e nel 1962, grosse valanghe sono scese fino al letto della Bonne, minacciando le case della frazione del Désert nel Valjouffrey. Nel 1982, importanti lavori permettono di costruire un frangivalanghe per assicurare la sicurezza della frazione e delle praterie, sviando le eventuali minacce provenienti dal vallone di Côte-Belle.
- Geologia e geografia
Nuovo sentiero
Sono state necessarie numerose giornate di lavoro pe rmantenere in buono stato l’ultimo pezzo di sentiero che permette di accedere al colle. Infatti, il carattere instabile del terreno, associate all’importanza del pendio, hanno costretto le guardie a creare banchine di legno per contenere il peso della terra. Nell’autunno del 2012, è stato deciso di creare una nuovo porzione del sentiero prendendo una parte di un sentiero usato dalle pecore più ad est in direzione del “Col des Marmes”. Il lavoro è stato realizzato a squadre : 50m al giorno durante 26 giorni con zappe e coraggio. In tutto, nacque una porzione di 1300m, il che rende il sentiero meno ripido e molto più stabile. Lézard vivipare - Damien Combrisson - PNE FaunaLucertola vivipara
La lucertola vivipara si distingue dalla lucertola delle muraglie per il suo muso arrotondato. È capace di vivere fino a quota 2500 ed è proprio negli alpeggi che la si incontrerà il più delle volte. Le piace scaldarsi al sole, posato nell’erba dove il muschio asciuga e caccia cavallette o ragni. Per svernare, si nasconde nella terra dove, quando è in letargo, può sopportare temperature negative. La lucertola vivipara viene così chiamata perché le femmine tengono le uova in pancia finché non si schiudono. I piccoli sono quindi completamente formati quando nascono, si tratta di un adattamento all’ambiente freddo.Edelweiss - Marie-Geneviève Nicolas - PNE FloraEdelweiss
In latino, « leontopodium » significa piede di leone per la forma generale dell’edelweiss. Se la si osserva da vicino, ci si rende conto che non è un fiore ma un insieme di 5 a 10 fiori raggruppati in un capolino. L’edelweiss appartiene alla famiglia delle Asteraceae così come i piscialletti. È una pianta bianca, lanosa e vivace, che cresce nelle praterie ciottolose di altitudine, al piano subalpino fino a quota 2900. Si mescola spesso con l’aster delle Alpi. Emblema di numerose compagnie di guide, simboleggia l’alta montagna e rappresenta la forza nel linguaggio dei fiori.Pic de Valsenestre - Bernard Patin - PNE Punto di vistaPaesaggio del circo di Valsenestre
Dal colle, salire su una piccola cima per approfittare al meglio del paesaggio offerto dal circo di Valsenestre : a sinistra il « Signal du Lauvitel » (2901m) ed il « Clapier du Perron » (3169m), il « col de la Muzelle » (2613m) dove il GR54 prosegue. A questo punto si scorge molto distintamente una faglia geologica che separa il blocco delle « grandes rousses », fatto di granito di gneiss del blocco della muzelle. A destra, le vette principali sono la « roche de la Muzelle » (3465m) e « la pointe Swan » (3294m). Il « col e Côte-Belle » invece, separa il « pic de Valsenestre » (2752m) a sinistra, dall’ « aiguille des Marmes » (3046m) a destra.
Bollettino meteorologico
Profilo altimetro
Zone di sensibilità ambientale
Stambecco delle Alpi
- Aree di attività interessate :
- , , ,
- Periodi di sensibilità :
- giulugagoset
- Contatto :
- Parc National des Écrins
Julien Charron
julien.charron@ecrins-parcnational.fr
Raccomandazioni
Prendere dell’acqua al Désert perché non c’è nessuna fonte di acqua potabile sull’itinerario. Proteggersi dal sole perché non c’è ombra ed il vallon è esposto a sud.
Luoghi di informazione
Casa del Parco dello Valbonnais
Place du Docteur Eyraud, 38740 Entraigues
Accesso stradale e parcheggi
Da Entraigues, prendere direzione Valjouffrey (D117). Proseguire nella valle fino alla frazione del Désert nel Valjouffrey.
Parcheggio :
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