Il lago Lauvitel
Per la sua profondità (68m), la sua superficie (37,2ha) ed il suo volume di acqua (6,8milioni m3), il Lauvitel è il lago di tutti i record. Accanto sta la riserva integrale del Lauvitel, vietata al pubblico. Creata nel 1955 per « una protezione rafforzata della fauna e della flora a scopi scientifici », è il primo spazio di questo genere ad essere stato creato in un Parco nazionale francese.
Descrizione
Attraversare la Danchère e continuare su un bel cammino fino al bivio vicino al ruscello del Lauvitel (cartello del Parco Nazionale degli Ecrins). Risalire il cammino lastricato a sinistra, sulla riva destra del ruscello. Il sentiero è costeggiato di muriccioli di pietre a secco che delimitano i campi coltivati. Attraversare il ruscello della Selles al livello di una derivazione poi innalzarsi sui tornanti nei fronzuti e nelle picee. Incrociare numerose fonti che sono piuttosto risorgive del lago. Dopo aver attraversato una zona aperta con belle praterie, sbucare su un ripiano che porta vicino al Lauvitel (1530m). Per il ritorno, costeggiare il lago verso le capanne. Per il viaggio di ritorno lungo il lago verso le capanne. Al bivio, prendete la strada giusta per arrivare a metà del sentiero sulla riva destra del torrente. Giù per Danchère, attraverso la frazione in senso inverso per raggiungere il parcheggio .
- Partenza : La Danchère
- Comune attraversato : Les Deux Alpes e Le Bourg-d'Oisans
7 I patrimoni da scoprire
- Architettura
La cappella della Danchère
Dedicata a San Luigi ed a San Claudio, la cappella della Danchère offre allo sguardo del visitatore le sue piacevoli proporzioni. Le pietre poste ad arco sopra l’ingresso e la finestra non hanno soltanto una virtù estetica. Vengono giustamente chiamate « décharge » (scarico) perché permettono di spartire il pezzo della facciata su ambedue i lati delle aperture. Nella nicchia recintata si nasconde un San Luigi in ceramica creato nel Tarn. - Architettura
La frazione della Danchère
Con le sue viuzze lastricate, le sue fontane ed i suoi lavatoi di pietra, la Danchère offre un punto di partenza ideale verso il Lauvitel che attira quasi 30.000 visitatori all’anno. È una delle numerosi frazioni di cui il comune di Venosc è costituito. - Savoir-faire
Lastricatura tradizionale
Il sentiero del Lauvitel è molto frequentato, in particolare in estate. Per limitare i fenomeni di erosione legati alla frequentazione umana, ma anche allo scolo delle acque dello scioglimento e piovane, è ricoperto da una lastricatura tradizionale, che viene restaurata ogni anno. - Fauna
Marmotte
Le marmotte vengono annoverate fra gli abitanti permanenti dei prati del livello alpino. La vista vi è sgombra, il cibo erbaceo abbondante ed il suolo sufficientemente friabile per scavarvi le tane necessarie alla loro sopravvivenza. Quest’animale, pur selvatico, può abituarsi alla presenza umana, ed alcune marmotte hanno anche preso la brutta abitudine di venire a elemosinare presso il camminatore qualche biscotto, patatine fritte o delle mele. Per favore non nutritele ! Questi alimenti, inadatti ai loro bisogni, sono nocivi per la loro salute e la loro sopravvivenza. A voi verrebbe in testa di mangiare erba per nutrirvi ? - Lago
Lago del Lauvitel
Il lago del Lauvitel è il lago più grande (circa 25-35 ettari) e quello più profondo (40-65m) del Parco nazionale degli Ecrins. Una frana rocciosa, vecchia di circa 4000 anni, si è aggiunta alla morena glaciale già esistente per formare una diga naturale capace di trattanare un tale volume di acqua. Le acque del lago sono fredde e ben ossigenate. Sono adatte a diverse speci piscicoli, fra cui il salmerino o la trota fario che vi sono state introdotte per la pesca. Il lago del Lauvitel è oggi oggetto di numerosi studi scientifici : parametri fisici, fito- e zooplanction ne vengono rimossi per essere analizzati. - Geologia e geografia
Diga naturale
Circa 4000 anni fa, una frana rocciosa si è aggiunta ad una morena glaciale già esistente per formare una diga naturale capace di trattenere un tale volume di acqua. La variazione stagionale del volume del lago, dai 20 ai 25 m, è dovuta alla permeabilità dei materiali che compongono la diga. Infatti, il lago non possiede nessun scaricatore di fondo, e l’acqua si infiltra attraverso i blocchi della diga. Quest’ultima offre una bella vista sul lago che d’altronde ha ispirato all’Abate Guétal uno dei suoi dipinti. - Storia
« Chalets » di alta quota
Circa 4000 anni fa, una frana rocciosa si è aggiunta ad una morena glaciale già esistente per formare una diga naturale capace di trattenere un tale volume di acqua. La variazione stagionale del volume del lago, dai 20 ai 25 m, è dovuta alla permeabilità dei materiali che compongono la diga. Infatti, il lago non possiede nessun scaricatore di fondo, e l’acqua si infiltra attraverso i blocchi della diga. Quest’ultima offre una bella vista sul lago che d’altronde ha ispirato all’Abate Guétal uno dei suoi dipinti.
Bollettino meteorologico
Profilo altimetro
Raccomandazioni
La parte sud del lago ed il fondo del vallone sono classificati come riserva integrale : spazio vietato alla frequentazione umana e dedicato alla ricerca.
Attenzione, il Lauvitel valle è soggetta a Rischio Valanghe.
Luoghi di informazione
Casa del Parco dell'Oisans
Rue Gambetta, 38520 Le Bourg d'Oisans
Trasporto
Fermata autobus agli Ougiers, sulla linea La Bérarde – Bourg d’Oisans (05voyageurs.com).
Accesso stradale e parcheggi
Da Bourg-d’Oisans, prendere la D1091 fino alla frazione Le Clapier e prendere la D530 poi la D214c a destra.
Parcheggio :
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