Il sentiero delle mule
Gli agricoltori che andavano a falciare le praterie della Piattaforma di Emparis prendevano quest’itinerario emblematico dei Chemins d’Avant (i cammini di una volta). Le mule pesantemente cariche delle loro borse di fieno portavano il loro prezioso carico giù da questo sentiero. Molto frequentato dai camminatori del GR 54, si è degradato col passar del tempo. Rispettare le sue curve a U appena ritracciate permette di proteggere questo bell’itinerario.
Descrizione
Dal punto di partenza del Chazelet (1770m), scendere in direzione del paese lungo il parcheggio. Al primo bivio, non salire nel paese ma prendere a U sulla destra in direzione del piede degli impianti di risalita. Attraversare il Gâ alla partenza della seggiovia poi seguire le larghe curve a U che risalgono tutto il versante Est della Piattaforma di Emparis.Vista eccezionale sulla comba di Malaval situata 1000 m più in giù. Passare vicino ai ruderi di « Maison Rouge » e di « Pré Veyraud » (2132m). Girare a destra in direzione del piccolo colle (2164m). A questo punto, raggiungere il GR 54, e seguirlo scendendo fino ai banchi. Ai banchi, prendere a sinistra e prendere il sentiero he attraversa la seggiovia della Piattaforma di Emparis e raggiunge la frazione di Clot Raffin. Prendere il cammino che porta al ponte situato alla partenza degli impianti di risalita. Risalire al Chazelet passando da una pista larga per raggiungere il punto di partenza dell’itinerario.
- Partenza : Frazione del Chazelet
- Comune attraversato : La Grave
2 I patrimoni da scoprire
- Savoir-faire
I lavori agricoli dell’autunno e dell’inverno
Sin dal mese di settembre, i cereali tagliati alla falce erano messi ad asciugare in « bourles » (piccole biche di una decina di covoni) sulla parte alta delle terre (campi). Una volta battuti, i semi di segale erano messi ad asciugare al sole, poi raggiungevano il mulino e poi il forno per la preparazione del pane nero. Dalla fine del mese di novembre fino all’inizio di maggio, bisognava curare le bestie nelle stalle. Il letame di mucca veniva trasportato nei campi su delle slitte, mentre il letame di pecora veniva tagliato in « blettes » che, una volta asciutte, servivano a scaldarsi e a cucinare. In un locale apposito per la conservazione dei formaggi, il latte veniva trasformato in burro e in formaggio. - Savoir-faire
I lavori agricoli della primavera e dell’estate
In primavera bisognava : « lever terme » ossia rialzare la terra con l’aiuto di cassette tirati da muli). Arature, semine, piantaggioni seguivano : segale (che occupava la terra per due anni), orzo, avena e patata. L’estate non poteva finire senza che i fienili fossero stati riempiti di fieno. Falce (« enchaplées » cioè battute su un’incudine), rastrelli, « bourasses » (reti), servivano ogni giorno. Per permettere lo sverno delle bestie in inverno, pressoché 80 kg di fieno erano necessari : 25 per ogni mucca da latte e 5 per ogni pecora.
Bollettino meteorologico
Profilo altimetro
Raccomandazioni
Rispettare le sue curve a U appena tracciate di fresco, significa proteggere questo bell’itinerario.
Luoghi di informazione
Ufficio del Turismo della Grave, La Meije – Villar d’Arène
RD 1091, 05320 La Grave
Trasporto
Autobus Grenoble stazione stradale /SNCF – La Grave / Villar d’Arène – Briançon (LER 35 – Transisère)
Accesso stradale e parcheggi
Da Bourg-d’Oisans, seguire la D1091 e attraversare La Grave. All’uscita del tunnel, prendere a destra la D33 e seguire la direzione dello Chazelet.
Parcheggio :
Autore
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