Il rifugio e il lago del Pavé
"Studi recenti hanno dimostrato che il lago del Pavé con i suoi 58 metri è il più profondo di tutto il massiccio. Il rifugio, da parte sua, ha una storia davvero degna di nota. Nato come “capanna di cantiere” durante la costruzione di un rifugio che fu distrutto da una valanga già nel corso del primo inverno, il riparo di latta risparmiato dalla valanga fu ingrandito e divenne, di fatto, il rifugio vero e proprio”
Eric Vannard, guardaparco nel Parco nazionale degli Ecrins
Descrizione
Partendo dal parcheggio al fondo di la Gravière si oltrepassa il ponte d’Arsine. Da qui l’itinerario per il rifugio del Pavé imbocca inizialmente il sentiero, molto frequentato, del rifugio dell’Alpe de Villar d'Arène (GR 54) e lo abbandona all’altezza della soglia glaciale che i locali chiamano "le volte". Da qui il sentiero costeggia la riva destra della Romanche lungo i 2 km di Plan de l'Alpe, luogo ambito in passato per la costruzione di una diga idroelettrica. Al ponte di Valfourche, che delimita l’ingresso nel territorio del Parco nazionale degli Ecrins, il sentiero si sposta sulla riva sinistra e lascia la valle della Romanche per risalire il vallone dei Cavales, inizialmente sul bordo dell’omonimo torrente sino a Pichettes, dove il paesaggio di prati alpini lascia il posto a un paesaggio più brullo. Il sentiero sale sulla cresta della morena sino ai piedi del Col di Clot des Cavales, per aggirare una serie di salti rocciosi e giungere infine al rifugio e al lago del Pavé.
- Partenza : Villar-d'Arêne
- Arrivo : Col du Lautaret
- Comune attraversato : Villar-d'Arêne
6 I patrimoni da scoprire
- Storia
La valle della Romanche, Charles Bertier
Fonte di ispirazione per gli artisti di montagna la Romanche fu soggetto, nel corso degli anni, di molti dipinti. Ispirò a Charles Bertier (1860-1924) la Vallée de la Romanche au Pied-du-Col e Les Fréaux près de La Grave, due oli su tela realizzati nel 1894. Iniziato alla pittura paesaggistica da Jean Achard e ai paesaggi di montagna dall’abate Guétal, questo artista originario di Grenoble non esitò a piazzare il suo cavalletto sulle più alte cime delle Alpi del delfinato per compiere la sua missione di “far comprendere la montagna” ai contemporanei. - Flora
Aquilegia delle Alpi
Dissimulata ai piedi di un mazzo di rododendri, incastrata tra un ghiaione e gli inizi di un prato, l’aquilegia della Alpi è una specie poco frequente, il cui fulgore uguaglia la rarità. Non sfioratela, altrimenti perderà tutti i suoi petali. Delle foglioline con strette incisioni, riunite due volte per formare umili foglie,, issano sopra lo stelo alcune giovani gemme ancora lattiginose e magnifici fiori largamente spiegate, frammenti di azzurro spersi nel vegetale. I fiori dell’aquilegia sono gli unici a possedere cinque speroni, estremità di cinque petali fatti a coni, custoditi da cinque sepali a forma di lancia. - Storia
Vallone dell’Alpe
Gli alpinisti apprezzano da molto tempo il vallone dell’Alpe. Da sempre, fu un luogo di bivacco e di partenza per alcune gare classiche del massiccio degli Ecrins. La prima ascensione della montagna degli Agnelli fu realizzata dalla famosa cordata Coolidge-Almer proprio passando dalla calotta. Subito dopo, il 17 luglio del 1873, realizza la prima traversata del colle della Casse Déserte e l’ascensione della Punta Brevoort alla « Grande Ruine ». - Storia
Sfruttamento delle miniere
Il vallone non è stato solo un centro d’interesse per i botanici e per gli alpinisti. Conserva tutt’ora le tracce di uno sfruttamento minerario. Tra il 1835 e fino all’inizio della Prima Guerra mondiale, dalle trenta alle quaranta persone lavoravano all’estrazione del minerale, essenzialmente il rame, sui pendii di Chamoissière. Un molino minerario permetteva di macinare il merale. Giace sul sito, completo ma rotto. - Fauna
Piccolo Apollo
Un fruscio appena percettibile nell’erba brinata del mattino tradisce la presenza di una farfalla disturbata dai nostri passi ed incapace di usare le sue umide ali. Alcuni trasalimenti delicati ed eccolo, aggrappato ad un’erba secca, poi, con degli spasmi successivi, apre lentamente la sua vela di madreperla quasi traslucida al sole, esponendo finalmente la totalità della sua trermante anatomia. Il picollo Apollo, raro e protetto – la sua cattura ed il suo trasporto sono dunque vietati – è lì, sotto i nostri occhi, con il suo miniscolo ocello rosso sul bordo di ogni ala anteriore, e le sue antenne, finemente rigate di nero e di bianco. - Lago
Il lago del Pavé
A causa del riscadamento climatico globale il ghiacciaio superiore di Cavales si è ritirato, favorendo la formazione, qualche decina di anni fa, del lago del Pavé a 2820 metri di quota. Le acque di questo lago di recente formazione sono molto fredde: 4°C in superficie! Ciò nonostante le misurazioni effettuate nel 2010 nell’ambito del programma di monitoraggio dei laghi alpini hanno dato risultati sorprendenti, rilevando la presenza di plancton.
Bollettino meteorologico
Profilo altimetro
Zone di sensibilità ambientale
Aquila reale
- Aree di attività interessate :
- , ,
- Periodi di sensibilità :
- genfebmaraprmaggiulugago
- Contatto :
- Parc National des Écrins
Julien Charron
julien.charron@ecrins-parcnational.fr
Raccomandazioni
Materiale da alta montagna indispensabile per questa escursione, poiché il tempo a queste quote può cambiare molto rapidamente.
En alpage, les chiens de protection sont là pour protéger les troupeaux des prédateurs (loups, etc.).
Lorsque je randonne, j’adapte mon comportement en contournant le troupeau et en marquant une pause pour que le chien m’identifie.
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Luoghi di informazione
Casa del Parco dello Briançonnais
Place Médecin-Général Blanchard, 05100 Briançon
Trasporto
Bus di linea Grenoble - Briançon per il Col du Lautaret (linea express regionale: LER 35)
Accesso stradale e parcheggi
Da La Grave imboccare la D1091 in direzione di Villar d'Arêne. Svoltare a destra sulla D207 e all’incrocio girare a destra verso il rifugio dell’Alpe. Attraversare il ponte d'Arsine e prendere la traccia a destra che conduce al parcheggio (1 km).
Parcheggio :
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